Ordine dei Fisioterapisti

Ordine dei Fisioterapisti

il Decreto della Lorenzin del 22 Dicembre è stato una data storica per centinaia di migliaia di professionisti che da quasi vent’anni aspettavano l’istituzione di Albi e Ordini delle Professioni Sanitarie.

Tuttavia il testo del DDL Lorenzin appena approvato ha molti elementi di complessità.  Non si può negare  il fatto che questo iter sia stato inquinato da emendamenti che nulla hanno a che fare con l’istituzione dell’Ordine e che in molti momenti hanno rischiato di minarne la realizzazione.

Ma ci è chiaro che è stato mantenuto il rispetto della Legge 43/2006 per l’istituzione delle nuove professioni sanitarie e contemporaneamente è stato raggiunto l’obiettivo inseguito da decenni: l’istituzione dell’Ordine professionale!

 

Quotidiano Sanità così scriveva:

“Cambiamenti per le professioni della riabilitazione, tecniche e delle prevenzione che non avevano un collegio professionale
La totalità delle professioni della riabilitazione, la quasi totalità delle professioni tecniche e una delle professioni della prevenzione non avevano un collegio e un albo professionale e la legge Lorenzin glielo istituisce.
 Qui i cambiamenti si fanno più evidenti. Ordine e albo danno rappresentanza e visibilità politica nelle istituzioni, consentono risorse certe, permettono argini all’abusivismo professionale per quelle professioni che sono storicamente piagate dal fenomeno. La soddisfazione politica non può che essere giustamente ampia soprattutto per coloro, come i fisioterapisti, che possono avere la prospettiva di costituire un ordine autonomo al raggiungimento – non sarà facile, quanto meno nei tempi! – delle cinquantamila unità iscritte. Non stupisce quindi che Mauro Tavarnelli a nome dell’AIFI parli di risultato storico.  Punta sulla maggior tutela della salute Tiziana Rossetto della FLI, di un maggior benessere per il cittadino l’AITO, di superamento delle diseguaglianza Dilva Drago dell’Aiorao e di maggiore sicurezza e qualità nei commenti di Alessia Cabrini e Fernando Capuano per i tecnici sanitari di laboratorio biomedico. Plaudono anche gli assistenti sanitari con Miria De Santis la cui storia è in realtà diversa in quanto appartenenti storicamente alla professione infermieristica, già dotati di albo e collegio professionale. La loro è una migrazione, come abbiamo già sottolineato, nel grande ordine multialbo (ma più piccolo numericamente dell’ordine infermieristico da cui provengono). 
La generale soddisfazione, non poteva essere altrimenti, è evidente e la sintetizza bene Antonio Bortone a nome di tutte le categorie precedentemente “non ordinate”. Registrati i positivi commenti iniziano i problemi per un ordine professionale che non ha eguali nel novero del sistema ordinistico e che si troverà a gestire una ventina di albi professionali distinti.  
Oltre al Consiglio direttivo ci saranno le commissioni di albo che saranno, in questo caso, dei veri e propri ordini negli ordini con poteri importanti.
 Avevamo già precedentemente scritto: “questo Ordine rischia di essere un organismo elefantiaco e pletorico se consideriamo che le commissioni di albo avranno almeno tre/cinque elementi  e potremo quindi avere – un consiglio direttivo ex provinciale di quindici elementi, di venti commissioni di albo con ben cento elementi complessivi, e tre (più uno) revisori dei conti. Il tutto sia per il livello ex provinciale che nazionale”.

 

AITV segue con molta attenzione gli sviluppi della questione perché tutelare la figura del FISIOTERAPISTA significa tutelare la SALUTE dei nostri PAZIENTI.