Gli esiti delle patologie più frequentemente trattati con il metodo da noi proposto sono sia di origine ortopedica che neurologica, sia dell’età neonatale ed evolutiva che dell’adulto.

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Nella nostra esperienza abbiamo conseguito importanti risultati terapeutici in:

 

  • disturbi della coordinazione centrale del neonato (bambino rischio): cioè quel neonato o lattante che non mostra una patologia conclamata, ma un’alterazione della coordinazione motoria ed un ritardo del raggiungimento delle tappe psicomotorie proprie della sua età, che potrebbero preludere l’insorgere di una patologia in tempi brevi.
  • esiti di lesioni del sistema nervoso centrale, sia nel bambino che nell’adulto, come: esiti di P.C.I., tetraplegia, emiplegia, doppia emiplegia, monoplegia, diplegia, atetosi, distonia, coreoatetosi, atassia;
  • lesioni e patologie del midollo spinale, sia nel bambino che nell’adulto, come: spina bifida o mielomeningocele, esiti di poliomielite, lesioni midollari da trauma, compressioni del midollo;
  • esiti di lesioni del sistema nervoso periferico, sia nel bambino che nell’adulto, come: paralisi del plesso brachiale (frequente la paralisi ostetrica), paralisi del nervo facciale, paralisi del nervo sciatico popliteo esterno (SPE);
  • patologie neurologiche degenerative come: morbo di parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica;
  • lesioni e patologie di tipo ortopedico sia nel bambino che nell’adulto, come: piede torto, torcicollo, lussazioni e sublussazioni, patologie della colonna, esiti di fratture, paramorfismi e dismorfismi, acondroplasie;
  • distrofia muscolare;
  • artogripposi;
  • problemi della respirazione, deglutizione e masticazione;
  • ipotonie conseguenti ad alterazioni dello sviluppo psicomotorio;
  • stato di coma.